Il progetto
La Cooperativa sociale Itaca ha presentato alla Regione Friuli Venezia Giulia il progetto “Respiro fuori casa” a valere sui contributi a favore degli enti del terzo settore della Regione Friuli Venezia Giulia - Promozione degli interventi di presa in carico delle persone fragili, supporto ai caregiver familiari, mobilità e accessibilità a favore di persone con disabilità o con limitata autosufficienza e di persone anziane.
Il progetto è stato validato dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, che ha garantito il proprio supporto per favorire lo svolgimento delle attività progettuali, complementari alle attività promosse dall’AsFO in tema di disabilità ed in particolare con le iniziative dei “Soggiorni Diffusi”, che il progetto ha contribuito a potenziare e innovare, dando la possibilità a un maggior numero di beneficiari di usufruire delle iniziative.
Contesto
Il progetto “Respiro fuori casa” intende rispondere alla necessità di attivare e promuovere dei percorsi finalizzati a garantire esperienze di autonomia e inclusione in contesti alternativi o integrativi ai centri diurni, con particolare riferimento a persone adulte con diversi gradi di disabilità. Necessità resa ancor più impellente e diffusa a fronte della pandemia Covid-19 e delle restrizioni che da oltre un anno stanno condizionando le nostre vite e a fronte della maggior sofferenza delle fasce più fragili, quali quelle delle persone con disabilità (PCD) e dei loro familiari caregivers. Si riscontra, infatti, l’urgente necessità di potenziare le occasioni di autonomia e socialità dedicate a questo target per dare sollievo a situazioni di sofferenza protratta anche dei nuclei familiari.
Modalità operative
Le modalità operative sono tese verso la costruzione della qualità di vita, l’approccio ecologico e il modello bio-psico-sociale. La Cooperativa Itaca metterà a disposizione del progetto un’equipe professionale che garantirà la corretta e tempestiva pianificazione e realizzazione delle azioni e delle attività monitoraggio e valutazione. All'interno dell'equipe verrà individuato un coordinatore che sarà il punto di riferimento per gli altri operatori dell'equipe e per i familiari per tutto il periodo del soggiorno e per le fasi preparatorie e di follow-up. Il coordinatore avrà anche il compito di coordinare le relazioni con AsFO, con le UET e con i centri diurni per raccogliere le adesioni alle iniziative proposte.
Percorsi
I percorsi previsti si configurano in 5 soggiorni (moduli week-end lunghi da venerdì a domenica) dedicati a 5 PCD per ciascun modulo (25 destinatari), che verranno co-progettati con i beneficiari e i caregiver familiari. I destinatari verranno individuati in collaborazione con i coordinatori delle UET e dei centri diurni e in collaborazione con AsFO. Si cercherà di dare priorità alle PCD che non partecipano solitamente alle iniziative dei “Soggiorni diffusi” a cui il progetto si ispira e alle PCD che abbiano particolari situazioni di emergenza familiare.
Organizzazione
I week-end saranno organizzati in strutture e luoghi ricettivi accoglienti, già individuati a seguito di una mappatura effettuata da Itaca, che consentano ai fruitori esperienze di autonomia e svago in contesti diversificati. I soggiorni si svolgeranno in base a una precisa e rodata prassi organizzativa che prevede:
- Individuazione delle PCD e analisi dei sostegni specifici al fine di una corretta presa in carico;
- Assegnazione dell'operatore di riferimento alla/alle PCD partecipanti al soggiorno, il coordinatore assegnerà l’operatore alla/alle PCD;
- Organizzazione di un incontro conoscitivo preliminare tra gli operatori (addetti all’assistenza), le PCD e loro familiari per favorire la socializzazione ed instaurare una relazione di fiducia, illustrare la struttura ricettiva e fornire tutte le indicazioni necessarie.
Risultati attesi
Il progetto si rivolge a PCD e loro familiari caregivers, considerati quali destinatari delle azioni. I risultati attesi sono:
- Migliorata qualità di vita della persona con disabilità, in casa, in comunità, nel territorio;
- Migliorata qualità di vita del nucleo familiare;
- La PCD è supportata nella sua crescita e nel mantenimento/sviluppo delle autonomie sociali e della mobilità;
- Migliorate capacità di integrazione attraverso la collaborazione con realtà diverse da quelle abitualmente conosciute;
- Migliorata capacità di integrazione, socializzazione relativamente alle proprie abilità;
- Migliorate abilità di cura, igiene ed autonomia della PCD;
- La famiglia viene sostenuta e sollevata nella gestione quotidiana della persona con disabilità e può usufruire di momenti di sollievo dal carico assistenziale.