Respiro
fuori casa

Contesto

Il progetto “Respiro fuori casa” intende rispondere alla necessità di attivare e promuovere dei percorsi finalizzati a garantire esperienze di autonomia e inclusione in contesti alternativi o integrativi ai centri diurni, con particolare riferimento a persone adulte con diversi gradi di disabilità. Necessità resa ancor più impellente e diffusa a fronte della pandemia Covid-19 e delle restrizioni che da oltre un anno stanno condizionando le nostre vite e a fronte della maggior sofferenza delle fasce più fragili, quali quelle delle persone con disabilità (PCD) e dei loro familiari caregivers. Si riscontra, infatti, l’urgente necessità di potenziare le occasioni di autonomia e socialità dedicate a questo target per dare sollievo a situazioni di sofferenza protratta anche dei nuclei familiari.

Modalità operative

Le modalità operative sono tese verso la costruzione della qualità di vita, l’approccio ecologico e il modello bio-psico-sociale. La Cooperativa Itaca metterà a disposizione del progetto un’equipe professionale che garantirà la corretta e tempestiva pianificazione e realizzazione delle azioni e delle attività monitoraggio e valutazione. All'interno dell'equipe verrà individuato un coordinatore che sarà il punto di riferimento per gli altri operatori dell'equipe e per i familiari per tutto il periodo del soggiorno e per le fasi preparatorie e di follow-up. Il coordinatore avrà anche il compito di coordinare le relazioni con AsFO, con le UET e con i centri diurni per raccogliere le adesioni alle iniziative proposte.

Percorsi

I percorsi previsti si configurano in 5 soggiorni (moduli week-end lunghi da venerdì a domenica) dedicati a 5 PCD per ciascun modulo (25 destinatari), che verranno co-progettati con i beneficiari e i caregiver familiari. I destinatari verranno individuati in collaborazione con i coordinatori delle UET e dei centri diurni e in collaborazione con AsFO. Si cercherà di dare priorità alle PCD che non partecipano solitamente alle iniziative dei “Soggiorni diffusi” a cui il progetto si ispira e alle PCD che abbiano particolari situazioni di emergenza familiare.

Organizzazione

I week-end saranno organizzati in strutture e luoghi ricettivi accoglienti, già individuati a seguito di una mappatura effettuata da Itaca, che consentano ai fruitori esperienze di autonomia e svago in contesti diversificati. I soggiorni si svolgeranno in base a una precisa e rodata prassi organizzativa che prevede:

- Individuazione delle PCD e analisi dei sostegni specifici al fine di una corretta presa in carico;

- Assegnazione dell'operatore di riferimento alla/alle PCD partecipanti al soggiorno, il coordinatore assegnerà l’operatore alla/alle PCD;

- Organizzazione di un incontro conoscitivo preliminare tra gli operatori (addetti all’assistenza), le PCD e loro familiari per favorire la socializzazione ed instaurare una relazione di fiducia, illustrare la struttura ricettiva e fornire tutte le indicazioni necessarie.

Risultati attesi

Il progetto si rivolge a PCD e loro familiari caregivers, considerati quali destinatari delle azioni. I risultati attesi sono:

  • Migliorata qualità di vita della persona con disabilità, in casa, in comunità, nel territorio;
  • Migliorata qualità di vita del nucleo familiare;
  • La PCD è supportata nella sua crescita e nel mantenimento/sviluppo delle autonomie sociali e della mobilità;
  • Migliorate capacità di integrazione attraverso la collaborazione con realtà diverse da quelle abitualmente conosciute;
  • Migliorata capacità di integrazione, socializzazione relativamente alle proprie abilità;
  • Migliorate abilità di cura, igiene ed autonomia della PCD;
  • La famiglia viene sostenuta e sollevata nella gestione quotidiana della persona con disabilità e può usufruire di momenti di sollievo dal carico assistenziale.