Carta dei valori
Punto di riferimento dei valori sui quali si fondano le nostre scelte, lo stile del nostro lavoro, le prassi nei nostri servizi e i nostri impegni verso la comunità.
PERCHÈ
È il momento di mettere nero su bianco i termini di un patto tra la nostra Cooperativa, gli operatori impegnati nel lavoro di cura nei servizi per anziani e tutta la comunità. La carta è un contratto trasparente con gli utenti, con le loro famiglie, con i colleghi di lavoro e con tutte quelle realtà pubbliche e private con cui quotidianamente lavoriamo. La carta deve costituire punto di riferimento dei valori sui quali si fondano le nostre scelte, lo stile del nostro lavoro, le prassi nei nostri servizi e i nostri impegni verso la comunità
CHI
Il gruppo di operatori che con attenzione e responsabilità hanno partecipato, giungendo a Pordenone da tutte le province del Friuli Venezia Giulia e dal Veneto, era costituito da 16 addetti all’assistenza, provenienti da:
- Residenza ad Utenza diversificata “De Gressi” di Fogliano
- Casa di riposo di Muggia
- Casa Albergo per Anziani di Cimolais
- Casa di Riposo “V. Sarcinelli” di Cervignano
- ASP “Solidarietà – Monsignore Cadore” di Azzano x
- Casa Alloggio per Anziani di Andreis
- Casa di Riposo di Sacile
- Centro Servizi Socio Assistenziali di Puos d’Alpago
- Casa di Riposo “L. Scrosoppi” di Tolmezzo
- Centro Assistenza Anziani di Maniago
Del gruppo hanno fatto parte la RAP e la CAP dell’Area Residenziale Anziani, una progettista dell’ufficio Progettazione e un consulente esterno.
COME
Il primo passo è stato la costituzione tra giugno e settembre 2012 del gruppo di lavoro, che si è costruito a partire da un invito che l’area residenziale ha rivolto a tutti i servizi gestiti nell’anno 2012, attraverso una lettera dedicata ad ogni singolo nucleo e letta durante le diverse equipe mensili dei servizi. Successivamente si sono svolti 2 incontri dove si sono definiti i valori fondamentali in base ai quali si deve svolgere la vita quotidiana nelle strutture residenziali per anziani della Cooperativa Itaca. Nel primo incontro è stato definito il contesto in cui svolgere il lavoro, definendone obiettivi, aspettative e prospettive. Nel secondo incontro tutti gli operatori sono arrivati con un “tesoro” personale, costituito, da quaderni, fogli a quadretti, post-it … pieni di pensieri dei colleghi dei servizi, che evidenziavano quanto bisogno e voglia c’è di parlare di etica e senso di lavoro!
COSA
Il gruppo si è confrontato innanzitutto sul significato del termine valore, a partire dalla sua definizione: insieme degli elementi e delle qualità morali e intellettuali che sono generalmente considerati il fondamento positivo della vita umana e della società (ideali, principi morali, tradizioni ecc.). Successivamente tutti i partecipanti hanno espresso i valori che ognuno riteneva importanti, quali guida per le proprie azioni personali e collettive, dando forma e sostanza ad un elenco di valori facilmente riconoscibili quali ispiratori del nostro operare. Sono così emersi valori quali l’”Attenzione alla persona” nella gestione della privacy fisica e spirituale delle singole persone, la “Professionalità” nel saper riconoscere l’importanza delle disposizioni organizzative come tutelanti per la persona e per sé stessi, il “Rispetto” inteso come capacità di comprensione e accettazione dei pensieri e delle scelte altrui (anziani, familiari e colleghi), la “Comunicazione” come bisogno fondamentale dell’individuo di relazionarsi e condividere con gli altri siano essi anziani o colleghi, l’“Umiltà”, come capacità di riconoscere i propri limiti, saper chiedere aiuto ed essere pronti ad imparare, e poi ancora i valori della “Personalizzazione”, della “Condivisione”, della “Trasparenza”.